Profili Personali

Alice Balasini – “la plastilina”

Nasco a Modena il 4 Luglio, in ritardo di due settimane; segno del destino poiché questa questione del ritardo mi caratterizzerà anche negli anni a venire.
Alle abitudini preferisco gli imprevisti così non mi annoio e mi tengo allenata in fatto di resilienza.
Mi lascio guidare dal cuore, non penso mai agli outfits del giorno dopo e in generale difficilmente programmo; sono per l’appunto mamma di tre bambine.
Cucino esclusivamente cereali, legumi, verdure e mangio lasagne, pizza e tortellini.
Ho piantato stabili radici a pochi chilometri dalla mia fanciullezza ma continuo a sognare e a viaggiare senza guida, perdendomi tra i vicoli come mi ha insegnato mio papà.
Prediligo l’ascolto e l’osservazione e mi sono scoperta abile collaboratrice nella ricerca della soluzione… per gli altri.
Alla mia ci sto ancora lavorando.
Amo il sole, il cielo d’Africa e i laboratori per bambini. Soffro di un’attrazione incontrollabile per i reparti maternità.

Francesca Francione – “la trottola”

Nasco a Matera una manciata di anni fa. Studio a Bologna e il lavoro mi porta a Modena.
Sono curiosa e cangiante, non a caso sono del segno dei Gemelli.
Sin da piccola ho sofferto la staticità, la sedia a scuola scottava dopo poco e durante le lezioni guardavo fuori dalla finestra, sospirando. Amo la libertà.
Al mare da bambina mi svegliavo all’alba per preparare la pasta fatta in casa con mia nonna e da allora adoro impastare qualunque cosa perché mi aiuta a scaricarmi quando mi sento troppo stanca.
Faccio bene le crostate (la ricetta della frolla è il mio segreto “di famiglia”) ma fallisco miseramente se tento ricette dietetiche e salutari.
Il concepimento della mia prima bimba mi ha svelato il volto meraviglioso, misterioso e pazzesco della maternità ed è stato amore a prima vista.

Bruna Furlan – “il pennello”

Nata a Milano, da padre veneto e mamma sarda, mi trasferisco a Modena credendo ingenuamente di allontanarmi dal ‘nebbiün‘ padano.
Non so resistere al ritmo della musica e al movimento di un pennello.
Adoro le navicelle spaziali, la torta di mele con tante mele, le scarpe basse e rotonde, la cucina vegetariana ma anche no, i monolocali arredati all’Ikea, perfezionare l’arte dell’ozio, leggere libri ad alta voce alle mie figlie interpretando i personaggi come un’attrice di teatro. Ascolto con attenzione chiunque abbia qualcosa da dirmi (sì, anche i venditori telefonici).
Credo che la vita proponga opportunità più che problemi.
Penso che la realtà spesso superi la fantasia, tanto vale godermela come la protagonista di un cult-movie.
Nelle vite precedenti sicuramente sono stata una principessa: é arrivato, evidentemente, il momento di pagare il conto.