Pance Vagabonde – Impronta Verde

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“Che il cibo sia la tua medicina, che la medicina sia il tuo cibo” (Ippocrate)

La gravidanza e’ per antonomasia il tempo dell’attesa, quel morbido cuscino su cui poggiare la testa ed il corpo e aspettare con pazienza ed impazienza l’arrivo del bambino. Nove mesi durante i quali il corpo e la mente si possano preparare bene a quello che verra’. Puo’ essere un tempo giusto per riflettere su tanti aspetti della propria vita e fra questi c’e’ anche l’alimentazione. Alcuni sostengono che noi siamo quello che mangiamo  ed e’ ormai noto quanto sia importante nutrirsi bene, in modo equilibrato e conoscendo l’origine dei prodotti. Ad alcune mamme puo’ accadere di ripensare al proprio modo di nutrirsi durante la gravidanza e non e’ raro che, anche assieme ai papa’, comincino a domandarsi se il proprio modo di mangiare e accaparrarsi il cibo sia quello giusto, per se stessi e anche per il bambino che arrivera’. Sembra che, sempre piú spesso, una donna in procinto di diventare mamma cominci a sentire piu’ urgente il bisogno di capire se il suo comportamento possa in qualche modo danneggiare la Natura, se la Grande Madre Terra sia rispettata; da madre a Madre si rafforza un legame antico: ci si armonizza con l’Universo mediante il bambino.

imagePer questi motivi oggi con Pance Vagabonde abbiamo deciso di andare a MODENA a trovare Sabrina che insieme a Chiara gestisce “Impronta Verde”, un negozio che si occupa di vendita di prodotti alimentari, di bellezza e per la casa etici, biologici, a chilometro zero e perlopiù sfusi.

Sabrina, come e’ nato il tuo progetto e quali sono i valori a cui si ispira?

“Impronta Verde e’ nata nel 2013 da un’idea di un’amica di Torino che ha cominciato a parlarmi di negozi con vendita alla spina che li’ si stavano diffondendo. Da li’ mi e’ nata l’idea di aprire una bottega image
che non avesse pero’ solo prodotti sfusi ma che si interessasse anche ad altre questioni ecologiche quali il chilometro zero/consumo locale; il biologico (tutti i nostri prodotti sono biologici); solidale, per i prodotti quali il caffe’ che non sono reperibili a chilometro zero e infine ecologici poiche’ la maggior parte dei prodotti sono venduti sfusi. Quindi l’idea e’ di combinare il concetto di sfuso (che permette di ridurre il packaging) con altri valori che reputo fondamentali: tutti i prodotti che ci sono da noi non passano dalla grande distribuzione; ho un contatto diretto con i produttori percio’ conosco da vicino il loro prodotto e come va il raccolto. Ultimamente per esempio abbiamo conosciuto un apicoltore giovanissimo che opera nel reggiano e io e Chiara siamo andate a stare da lui per un giorno, abbiamo visto con lui da vicino come si fa il miele, abbiamo la nostra famiglia di api e la nostra ape regina e abbiamo la nostra cassetta percio’ il miele che abbiamo noi non c’e’ da nessun’altra parte. La vera differenza che si puó trovare da noi e’ il legame diretto e personale e umano con il produttore.”

Che tipo di relazione stabilisci con i tuoi clienti e quanto e’ importante il fattore umano in questo tipo di attivita’?

“La relazione col cliente e’ il fattore principale del nostro lavoro. Noi ci fidiamo molto del cliente percio’ siamo molto felici di ricevere pareri e giudizi sui prodotti. Fra noi e i clienti si crea un rapporto di amicizia. Il fattore umano e’ poi quello che ha portato me a fare questo tipo di percorso perche’ volevo creare questo modo diverso di fare la spesa, che e’ un po’ un modo antico ma anche molto nuovo.”

Quali sono le domande che piu’ spesso ti vengono rivolte?

“Domande simili non ci sono. A volte per esempio alcune trasmissioni televisive possono portare le persone a rivolgerci domande su tematiche specifiche come quando, un po’ di tempo di fa, e’ emersa la questione dell’olio di palma. Altre volte i dubbi sono legati agli scandali del momento. Qui da noi le imagepersone si sentono tranquille di fare domande per esigenze particolari quali allergie (specie nel campo della cosmesi: abbiamo ora una linea specifica per persone che hanno una sindrome da allergia da contatto). Poi in un primo momento magari si avvicinano solo per questo motivo ma successivamente cominciano anche a sperimentare altro proprio perché creiamo un rapporto di fiducia con loro.”

Vengono anche le mamme di bimbi piccoli o in gravidanza qui da te? Che genere di domande ti rivolgono? Ti chiedono consigli anche sull’alimentazione di bambini che si avvicinano al cibo solido per la prima volta?

“Qui vengono molte mamme nostre clienti anche solo se cercano un posto tranquillo per allattare o per chiacchierare. Mamme che ho conosciuto mentre erano incinta e che poi tornano con i loro bimbi che vedo crescere piano piano. Qui molte mamme chiedono dell’autosvezzamento: chiedono quali legumi o quali prodotti dare. Noi non abbiamo una linea di prodotti alimentari specifica per neonati (per il corpo si) ma dal periodo dello svezzamento molte mamme vengono da noi e parliamo insieme di pappe e di come prepararle in modo veloce e semplice. C’é un interesse sempre maggiore nei confronti di queste tematiche.”

Sappiamo che organizzate anche dei corsi qui in bottega, ci vuoi dire di che tipo?

“Si. Proponiamo corsi di due tipi: uno legato all’autoproduzione e cosmesi naturale, uno invece legato all’alimentazione naturale. Abbiamo tenuto molti corsi sulla panificazione e un’amica ci parla di questo e di alimentazione in generale. I nuovi corsi ripartiranno a Marzo perche’ ora si avvicina il Natale e le persone sono molto indaffarate e anche infreddolite ma in primavera tutto riparte. Comunque teniamo un blog https://improntaverde.wordpress.com/ dove inseriamo sempre le ricette e in cui creiamo articoli sull’alimentazione naturale, sul riciclo, il riuso etc. Abbiamo creato un nuovo progetto che si chiama La famiglia Veggans dove ogni personaggio si occupa di un filone legato al consumo consapevole: dalla Veg Rezdora che fa ricette, all’Eco ciappinaro che fa riutilizzo, alla nonna che fa la cosmesi. Abbiamo creato questi personaggi un po’ per nostro divertimento e un po’ perche’ ci piace affrontare questo argomento in modo piu’ simpatico.”

Se ti dico FUTURO cosa vedi per te, per la tua attivita’ e per il nostro territorio?

“Per me: spero sempre di più che le persone comincino ad agire localmente pensando globalmente perché la terra e’ Una e di tutti e sarebbe bello che ognuno facesse azioni piccole e concrete nel picture1quotidiano. Per Impronta verde:speriamo di diventare tra un paio di anni una cooperativa sociale e mettere all’interno della bottega questioni piu’ sociali quali l’inserimento di ragazzi con disagio, etc. Per il Territorio: spero ci sara’ una sempre maggiore cooperazione  fra le varie realtà per cercare di cambiare sempre di più le cose. Il fatto che avete un progetto quale Orbitadoula e riuscite a parlare di tematiche anche di questo tipo magari può aiutare le persone ad avere contatto con realtà diverse e che non conosce e ritengo questo sia molto bello: mi sembra che stiamo andando nella giusta direzione!”

Ringrazio Sabrina e torno a casa soddisfatta. Questa chiacchierata con lei mi ha nutrita e mi sento ora piena di energie! Forse con la farina di farro biologica appena comprata andro’ a preparare una bella pizza per tutta la famiglia!

Impronta Verde
Via Scarpa 18 41125 Modena
Per maggiori informazioni visita il sito , chiama lo 059 875 0059 oppure manda una mail a info@improntaverde.mo.it

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