Una mamma racconta – Isabella

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Ogni esperienza di maternità, ogni nascita, ogni nuova vita è straordinariamente unica e merita uno spazio esclusivo.

Oggi Orbita Doula lo ha riservato ad Isabella, una mamma che ha vissuto da poco la sua seconda maternità a Modena e ci ha donato la sua testimonianza nonostante il poco tempo che lasciano due piccoli maschietti in casa!

Se ti dico maternità cosa ti viene in mente?

Se penso alla maternità penso a due cose: il dono e l’affidamento! A un dono, forse perché il primo figlio l’abbiamo cercato per più di quattro anni e quel vuoto era una ferita che avevamo accettato e con cui convivevamo ma non per questo non faceva soffrire.
L’affidamento perché già pensando alla nostra vita e a quella degli altri ci rendiamo conto
che non possiamo controllarla; ma ho percepito ancora di più questo quando ho saputo di quella creatura dentro di me, una nuova vita così fragile, e nello stesso tempo incredibilmente forte.

Ricordi il gesto più gentile che ti è stato rivolto durante la tua maternità?
Uno dei gesti più gentili che ho ricevuto è stato durante la fine della seconda gravidanza. Avevo grosse difficoltà motorie e un’ostetrica che mi ha seguito durante l’apertura della cartella si è presa cura di me in ogni momento che avesse a disposizione ….offrendomi un letto per sdraiarmi, richiedendo che i vari esperti, anche quelli che dovevo incontrare prima del cesareo, venissero loro nella mia camera e si è ricordata di me anche dopo! Mi ha contattata dopo il parto per chiedermi come stavo.. e non c’eravamo mai incontrate prima..!

C’è qualcosa che non hai sentito come giusta per te in gravidanza,  nel parto o dopo che il tuo bimbo è nato? Se si, ci vuoi raccontare cosa?

Dopo il primo parto mi sono mancate delle informazioni coerenti e un sostegno reale riguardo l’allattamento mentre nella seconda gravidanza ho sofferto molto del non poter avere vicino per circa 20 ore il mio bimbo appena venuto al mondo… ma forse era da protocollo causa il cesareo d’urgenza con anestesia generale e il successivo calo ipoglicemico del piccolo.

Hai avuto la possibilità di raccontare questa tua sensazione a qualcuno e, se sì, ti è stato utile?

Ne ho potuto parlare dopo la seconda gravidanza con volontarie di un’associazione per l’allattamento, Sos Mama, e una Doula davvero speciale… Alice!

Durante la gravidanza come immaginavi sarebbe stato il tuo parto?

Durante la prima gravidanza..in realtà..evitavo di immaginare il parto, pensavo semplicemente “in un qualche modo il piccolo dovrà uscire dalla mia pancia!” Il parto non fu dei più semplici e classici, quindi alla seconda gravidanza un po’  di timori in più c’erano..ma date le mie condizioni fisiche la ginecologa optò per un cesareo programmato, cosa che in effetti mi tranquillizzò…anche se poi diventò cesareo d’urgenza.

Ci racconti un episodio divertente che ti è capitato in gravidanza?

Onestamente non ricordo nulla di particolare…tranne una volta una signora in ascensore che mi chiese se aspettavo una femmina; io le dissi che no, aspettavo un altro maschio, e lei rispose:” bhè meglio che niente!” e poi uscì dall’ascensore. In quel momento rimasi decisamente perplessa …ma oggi fa ridere raccontarlo!

Inoltre a casa mi faceva sorridere mio figlio di un anno tutte le volte in cui gli chiedevo dov’era il suo fratellino e lui si precipitava sulla mia pancia!

Alla fine del tuo racconto c’è un’emozione che hai voglia di lasciare qui  e una invece che vuoi portare a casa con te (perche’ senti essere benefica per te)?

Lascio qui le paure e i dolori di quest’ultima gravidanza. Porto con me l’emozione di quest’avventura irripetibile in ogni suo giorno, istante, e ringrazio !

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