Una mamma racconta – Francesca

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Oggi Orbita Doula incontra una mamma, Francesca, che ci ha generosamente aperto il suo cuore raccontandoci la sua esperienza, frutto di una doppia maternita’.

Francesca, se ti dico maternità cosa ti viene in mente?

Dolcezza a profusione, profumi e odori speciali della gravidanza, del bambino e del legame con la mamma attraverso il latte materno.

Ricordi il gesto più gentile che ti e’ stato rivolto durante la tua maternita’?

L’empatia molto affettuosa degli amici piu’ cari.

C’è qualcosa che non hai sentito giusta per te in gravidanza, nel parto o dopo che il tuo bimbo è nato? Se si, ci vuoi raccontare cosa?

Durante i giorni di degenza post-parto avrei preferito un supporto, vicinanza e scambio con il personale in reparto. Purtroppo i numeri e numerosi compiti rendono il rapporto con le ostetriche, infermiere e personale medico un po’ distante.

Hai avuto la possibilità di raccontare questa tua sensazione a qualcuno e se si ti è stato utile?

Ne ho parlato con la mia ginecologa e con un’ostetrica molto dolce del centro Latte e Coccole (servizio straordinario!).

Durante la gravidanza come immaginavi sarebbe stato il tuo parto?

Durante la prima gravidanza ho temuto molto come potesse essere il parto (lungo? doloroso?) e sono arrivata preoccupata delle mie capacita’ al momento del travaglio. Durante la seconda gravidanza invece mi sono affidata alla natura, all’istinto e tutto e’ avvenuto con molta piu’ leggerezza e profondita’.

Ci racconti un episodio divertente che ti è capitato?

Alla visita post-parto la ginecologa (di cui ho grande stima e affetto) mi ha detto: “Certo che Francesca, sembri cosi’ calma, zen, sabauda nella tua evidente piemontesita’. Poi guardo la cartella clinica e come hai chiamato tuo figlio? Carlos! Tu mi fai impazzire!”.

 

 

Alla fine del tuo racconto c’è un’emozione che hai voglia di lasciare qui (di cui ti senti un po’ liberata) e una invece che vuoi portare a casa con te (perche’ senti essere benefica per te)?

Lascio qui le paure della gravidanza perche’ bisogna affidarsi con fiducia alla natura e lasciarle completamente da parte. Porto con me una forma di amore pieno, quello che si scopre quando di notte si allatta o la mattina presto si fa un bagno caldo ai propri figli e si fa colazione insieme ridendo, anche dopo una notte in bianco, anche se i propri bisogni e piaceri sono in quel momento provvisoriamente messi da parte.

 

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