Chiacchierata con l’esperto – L’operatore Shiatsu

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Questa settimana ci piacerebbe presentarvi una figura professionale che puo’ davvero giovare molto alle mamme e ai papa’, sia prima che dopo la nascita del bimbo. Con la sua arte puo’ certamente fare la differenza, specialmente se si tratta di un professionista come Luca Bacilieri, che vanta oltre a molti anni di pratica anche una spiccata sensibilita’ e capacita’ di entrare in empatia con il prossimo non comuni. Se volete saperne di piu’, curiosate anche sul sito del Centro Studi Shiatsu Nagaiki a Modena ma intanto sentiamo cosa ci racconta…

-Ci potresti spiegare brevemente che cosa fa l’operatore Shiatsu?

Lo  Shiatsu è un’arte di origine giapponese  che letteralmente significa “pressione effettuata con le dita”. Le abitudini di vita non ottimali, l’alimentazione scorretta, stress fisici ed emotivi causano nell’individuo una disarmonia che si può manifestare sia come malessere psico-emotivo che fisico. Attraverso la pressione, l’operatore Shiatsu agisce su tale disarmonia rimovendo  stasi  e  blocchi,  ristabilendo  l’equilibrio  e facendo ritrovare all’organismo la propria armonia e il proprio benessere.  È un lavoro prettamente manuale, non fa uso di alcun artifizio meccanico, né di oli, pomate o quant’altro possa essere applicato sul corpo. La pratica regolare aiuta a mantenersi in salute e a raggiungere uno stato di benessere generale. Lo Shiatsu è fondamentalmente un’arte comunicativa, che passa attraverso il contatto, la parola e lo scambio a livello sottile: in questo modo il ricevente viene ad avere le informazioni e la consapevolezza dei mezzi, che egli stesso possiede, necessari per il ristabilimento del proprio benessere. Lo  Shiatsu si riceve a terra, su un morbido tappeto (futon),  vestiti in abiti confortevoli.

-In che modo la tua professione puo’ essere utile per una mamma in gravidanza o nel post parto?

Lo Shiatsu è indicatissimo in gravidanza in quanto aiuta ad alleviare la maggior parte dei disturbi, compresi la nausea mattutina, mal di schiena e di collo. Può aiutare la madre a stabilire un legame con il bambino che porta in grembo, con l’uso di pressioni dolci che facilitano il passaggio dell’energia attraverso il ventre materno fino al bambino. Nel post parto l’operatore Shiatsu può lavorare con la madre per sostenerla nel primo allattamento al seno, sia per favorire il flusso del latte che per migliorarne la qualità della produzione. Il trattamento Shiatsu è anche estremamente utile per prevenire la depressione post-parto.

-Quali sono i motivi per cui le future o neo mamme ti contattano maggiormente?

Quasi sempre sono motivi fisici che spingono a contattarmi: mal di schiena, posture scorrette, affaticamento… poi dopo i primi trattamenti si rendono conto che i benefici si estendono anche al campo “emozionale/psichico” con ottimi giovamenti anche sull’umore.

-Che cosa ti ha spinto ad iniziare a praticare questa professione?

Come formazione di base sono insegnante di educazione fisica, ma ho sempre avuto un approccio molto più interiore che esteriore. Da oltre 25 anni mi occupo di Shiatsu, in qualità di operatore ed insegnante della Scuola Professionale Centro Studi Shiatsu Nagaiki… mi ha sempre affascinato la stretta correlazione tra uomo e natura attraverso il linguaggio del corpo alla ricerca di una evoluzione consapevole.

-Come ti senti a svolgere il tuo mestiere?

Benissimo! È il lavoro che ho scelto di fare e che prediligo. Mi permette di esprimere al meglio le mie sensazioni ed il mio modo di essere.

-In generale che cosa cercano le persone che si rivolgono a te?

Le persone cercano un contatto maggiore con se stesse, un allontanamento dallo stress che le attanaglia nella vita quotidiana, una ricerca interiore per una crescita consapevole, una “coccola”, un riequilibrio psicofisico…

-Ci potresti raccontare un aneddoto che ti è rimasto impresso più di altri nella tua esperienza professionale?

Ce ne sono innumerevoli… ad esempio, diversi anni fa, terminato un trattamento in pausa pranzo ad una ragazza, quest’ultima si alzò di scatto (quasi annullando lo stato di rilassamento appena raggiunto) per “scappare” a casa per il pranzo. Alla mia domanda se ce l’avrebbe fatta a pranzare e soprattutto da seduta, lei mi disse di sì… il tempo ce l’aveva. Avrebbe preso qualcosa dal frigo di già pronto, si sarebbe seduta sul divano e avrebbe mangiato guardando le ultime notizie alla TV. Mi sorse spontanea questa domanda: “Scusa, ma se a casa tua oggi avessi un’amico/a, cosa fai, gli offri un pezzo di formaggio dal frigo o riusciresti a mettere su un po’ d’acqua per una pasta al volo? Vi siedereste sul divano davanti la TV o a tavola? Con la tovaglia pulita o quella macchiata della sera prima?”  Alle risposte affermative a tutte queste domande, si illuminò! Perché per un’altra persona troviamo il tempo e per noi no? Finché non cambierà questo atteggiamento faremo fatica a stare bene. Dobbiamo pretendere e donarci il massimo per noi!

-Dagli incontri e dalla conoscenza nello svolgimento della tua professione di mamme e papa’, ti sei fatto un’idea di cio’ di cui hanno bisogno oggi i neo genitori?

Di dedicare più tempo ai figli… purtroppo in molti casi le condizioni lavorative obbligano a delegare a nonni (quando va bene) o a “tate” i primi mesi fondamentali per il bambino.

-Pensi che il tuo pensiero sia condiviso dai tuoi colleghi, della vostra o di altre strutture/associazioni/gruppi?

Penso proprio di sì! Sono caratteristiche che sono alla base di un percorso “olistico” e di benessere.

-Qual è l’augurio che potresti rivolgere a tutte quelle persone che decidono di intraprendere l’avventura di una nuova famiglia?

Non credo molto nella fortuna, ma nella capacità di crearsi le opportunità per vivere al meglio la vita! Quindi l’augurio è quello di prendere in mano il timone della propria esistenza, di credere nei valori universali e trasmetterli ai propri figli. Abbiamo bisogno di generazioni future che si reggano forti sulle proprie gambe.

Questa intervista si inserisce in un percorso che vorrebbe dare voce a tutte le figure professionali che ruotano attorno alla nascita; avresti in mente qualche figura, da noi non ancora contattata, la cui esperienza ritenete possa essere di interesse? Se si, quale e per quale motivo?

Consiglierei  il Massaggio Cranio sacrale. È un’ottima tecnica, dolce e non invasiva, che aiuta a migliorare l’ascolto del corpo e la consapevolezza  dei cambiamenti dovuti alla gravidanza.

-Vorresti aggiungere qualcosa che ti sembra importante comunicare in questo momento?

Abbracciate tanto il vostro bambino, ma abbracciatevi ancora di più voi genitori!

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